“Negli anni ‘80 il termine “cantina sociale” alludeva a un vino anonimo, prodotto con uve portate all’ammasso. Noi volevamo smantellare questo stereotipo valorizzando il grandissimo impegno per ottenere fin dal vigneto un prodotto eccellente. Decidemmo così di lanciare una nuova linea dedicata alla ristorazione nella quale comparisse il nuovo marchio “Domìni Veneti” per il mercato di qualità. Iniziò quindi un percorso, frutto di una scelta che si conferma ancora oggi lungimirante e coraggiosa, che si rivelò vincente: era nato un Progetto Qualità con nuove etichette.
E ora, Domìni Veneti compie 30 anni!”
Daniele Accordini, Enologo Domìni Veneti
È il 1989 quando Cantina Valpolicella Negrar, storica cantina veronese nata nel 1933, decide di dare inizio a un articolato Progetto Qualità attraverso l’individuazione di alcune aree particolarmente vocate della Valpolicella Classica. La scelta di puntare al miglioramento della qualità delle uve accuratamente selezionate dà origine alla nuova linea Domìni Veneti, divenuta linea di distinzione dell’eccellenza produttiva non soltanto di DOCG e DOC della Valpolicella Classica, ma anche di altri pregiati vini veronesi.
Nata come una sfida al mercato, Domìni Veneti in 30 anni ha intrapreso un preciso percorso che ha portato a un grande successo, dal 1° progetto, il Valpolicella Verjago, al progetto Amarone Espressioni con le 5 vallate della Valpolicella Classica, sin al progetto Pruviniano e i vini d’Autore…
“Possiamo definire i vini Domìni Veneti “vini di territorio” che si esprimono attraverso vitigni autoctoni: la Corvina Veronese, il Corvinone e la Rondinella, la Molinara, Dindarella. Un patrimonio vitivinicolo che unisce tradizioni e ricerca, nuove tecniche di produzione e creatività.
Chiamata anche Corba, Corbina, Corvina gentile, Corvina nostrana, Corvina doppia, Corvina reale, Corvina comune o Cruina. Si tratta della varietà più importante per le sue caratteristiche organolettiche che conferisce corpo, struttura e longevità al vino. È il vitigno che ha fatto il successo della Valpolicella, anche perché si esprime in modo eccezionale durante l’appassimento sviluppando nuovi geni dopo la prima fase di disidratazione (dopo circa 30 giorni dalla vendemmia) e creando nuovi e più complessi quadri aromatici. Diversamente nel Merlot o nel Cabernet Franc si è notato che le uve dopo 10 giorni dalla raccolta decadono.
Dalla Corvina si ottiene un vino dalle note fruttate caratteristiche di ciliegia, un profumo intenso, fresco, sapido e leggermente tannico.
Questo vitigno ha una storia molto importante in quanto varietà rustica e resistente alle malattie, anche durante l’appassimento. Se ne ricava un vino più leggero in termini di struttura, anche se più colorato. Oggi si pianta al minimo perché non dà vini particolarmente eleganti e di carattere. In ambienti difficili come l’alta collina può dare buoni risultati anche per la sua costanza qualitativa. La buccia degli acini è molto pruinosa mediamente spessa e consistente di colore nero-viola.
Ci regala vino dal colore e dal profumo intenso, poco tannico, sapido e di medio corpo.
Chiamata anche Oselina, molto probabilmente si tratta di un vitigno autoctono della provincia di Verona che negli anni ’70 fu rivalutata per le sue caratteristiche organolettiche.
Conferisce grande corpo al vino, struttura, colore, acidità e longevità, ma rende poco. Si ottiene un vino rosso rubino intenso, tannico, sapido e corposo.
L’Amarone di Jago nasce nel cuore della Valpolicella Classica. È un grande vino di struttura, di un rosso rubino intenso impenetrabile. Il profumo è complesso e magnifico: speziato, con sentori di vaniglia, il sapore è corposo, con tannini dolci che conferisco morbidezza assieme agli aromi di frutta secca, spezie e tabacco.
Questo Valpolicella Ripasso nasce da uve coltivate in alta collina, a Torbe.
È un vino dal colore rosso rubino carico, soddisfacente alla vista nel bicchiere. Il profumo è complesso, perché parte dalla freschezza della frutta ma arriva a strizzare l’occhio alle spezie. Se il profumo è complesso, il sapore è armonico, pieno e vellutato, con il giusto equilibrio tra tannini e consistenza acida.
Il rosso Recioto di Moron deve tutto alla microarea dei vigneti autoctoni di Moron che, come poche altre, è sinonimo di vocazione per i grandi vini, in particolare per il Recioto.
È dolce, ricorda un rubino prezioso, ha un sapore pieno e intenso, avvolgente. In una parola: è un vino da dessert. Ma non solo. Lasciati stupire dall’esplosione di gusto inedito quando servito in accompagnamento a una gastronomia raffinata ed evoluta di formaggi erborinati.
Il Valpolicella Ripasso “La Casetta” è il risultato dell’attenta tecnica della rifermentazione con le vinacce del Recioto, da cui si ottiene un vino assolutamente originale, con caratteristiche di morbidezza e complessità ineguagliabili. Un ripasso sontuoso.
Il Valpolicella Doc Classico Superiore Verjago nasce da uve altamente selezionate dai vigneti collinari che, dopo la vendemmia manuale in casse, vengono poste ad appassire per 40 giorni in locali appositi, i fruttai; segue una vinificazione accurata e un affinamento in legno poi in bottiglia.
È rosso e profondo, nasce nella zona di Jago, un vigneto con caratteristiche ottimali: è l’Amarone Riserva Mater, il vino dell’eccellenza che riflette lo stretto legame con Madre Natura, come raffigurato nell’etichetta dall’artista Gianni Burato. Il sapore è corposo e morbidamente elegante, con un profumo che ricorda il frutto passito. In cucina è meraviglioso alleato dei tuoi brasati e piatti ricercati; si esprime al meglio anche con formaggi stagionati.